Numeri a fronte dei quali il PD risponde con il progetto PRECARIETA’ ZERO, una proposta di legge per regolare il tirocinio, gli stage e la pratica professionale che sarà accompagnato da una campagna di sensibilizzazione portata avanti anche dai Giovani Democratici e dalla “repubblica degli stagisti” presentata oggi in una conferenza stampa alla Camera da Cesare Damiano, primo firmatario della proposta, insieme con il responsabile economia e lavoro del Pd Stefano Fassina, il segretario dei GD Fausto Raciti e da una rappresentante della 'Repubblica degli stagisti', Eleonora Voltolina.
Per impedire che i periodi di formazione siano usate dalle aziende per coprire gratis buchi di organico, la proposta prevede che i tirocini non possano durare più di 9 mesi, che non possano essere usati per sostituire personale, che siano vietate attività manuali.
Agli stagisti deve essere riconosciuta una borsa di studio che sia pari almeno al 30% dello stipendio di un lavoratore del settore e comunque non meno di 400 euro al mese, più le spese di trasporto, i buoni pasto e l’assicurazione infortuni.
“Questo è un pezzo importante di una strategia per combattere la precarietà. Con un'economia stagnante il mercato del lavoro soffre e a soffrire maggiormente sono i più deboli, la nostra proposta vuole essere uno stimolo per le aziende a migliorare la qualità degli investimenti, mentre oggi la competizione e' soprattutto sul costo del lavoro”. Anche per questo si propongono forti agevolazioni contributive per chi assume gli stagisti, perché è anche per risparmiare siamo arrivati alle cifre di oggi: “Ogni anno in Italia si fanno 500mila stage, una cifra impressionante, in alcuni casi aprono le porte al mondo del lavoro, in altri chi li frequenta viene utilizzato come un dipendente. Noi non vogliamo creare una nuova modalità di lavoro, ma impedire un uso distorto degli stage".
La proposta di legge prevede poi di istituire il contratto di tirocinio, in cui sono riportati il progetto formativo e le condizioni dello stage, da comunicare al sindacato. Violazioni gravi del contratto comportano la trasformazione del tirocinio in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
La proposta mira a regolamentare anche la pratica professionale, con un contratto di praticantato e compenso equo, destinata ai 300mila praticanti che devono sostenere ogni anno esami di stato.
“Per garantire un duraturo rilancio economico e sociale, il mondo del lavoro di oggi deve mettere in primo piano, anche la necessità di un nuovo sistema delle opportunità: avere forme di tirocinio e formazione al lavoro corrette ed efficaci, dare sostegno alla regolarità e stabilizzazione del lavoro; dare riconoscimento sociale alla propria identità lavorativa; sostenere i percorsi di formazione continua; incentivare l’accesso e l’avvio alla professione anche quando non sia nell’ambito delle professioni tradizionali; avere specifiche reti di protezione sociale dentro e fuori dal lavoro a prescindere dalla modalità d’impiego".
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